1 agosto 2014

PdS - G414

La pioggia.
Lenta iniziò a colpirle il volto. Quel volto già squarciato dalle lacrime che scendevano copiose dai suoi occhi.
"TU NON SEI VIVA!"
Una frase.
"TU NON SEI UNA PERSONA!"
Una serie di parole le rimbombavano nella testa.
"IO TI HO DATO LA VITA!"
Quelle parole. Quelle maledette parole.
"IO HO IL SACROSANTO DIRITTO DI TOGLIERTELA!"
La pioggia si fece più forte. Quasi a rappresentare lo stato d'animo di lei. Le sue mani. Non riusciva a muoverle. Fremevano per muoversi ma non riusciva nemmeno ad aprirle. Abbassò la testa e vide il volto di lui. Non capiva. Non capiva come mai non si muovesse. Come mai non parlasse. Come mai non chiudesse gli occhi.
La pioggia è vita.
Ma la pioggia è anche morte.
La sua testa. Non riusciva a spostarla. Tentò di girarla. Non ci riuscì.
Sentiva la fine avvicinarsi. La sua fine.
Sentì un cigolio, spostò lo sguardo, non vide altro che nebbia. Le lacrime si facevano sempre più copiose. Non riusciva a capire cosa le stesse succedendo. Sentì un altro cigolio. Iniziò a percepire un ticchettio. Cercò di parlare, nonostante non avesse mai potuto parlare.
"41UT0!"
Cercò di urlare.
"41UT4T3M1!"
Ciò che i suoi occhi vedevano si stava trasformando in una macchia scura. Sentì un altro cigolio. Il ticchettio si fece sempre più forte. Le macchie sempre più scure.
"Il tuo nome è G414"
Una frase le tornò in mente. Sentì un cigolio. A seguire un tonfo. Non riuscì a capire cosa fosse. Il ticchettio rallentò.
"Benvenuta al mondo"
Velocemente agitò gli occhi, senza nessun risultato.
"Sei come una figlia per me"
Ormai vedeva solamente una macchia informe di nero.
"E anche per tutti loro"
Il ticchettio si fermò.

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